Non solo coprifuoco e palestre: tutte le riaperture del nuovo decreto del 18 maggio che cambieranno le nostre vite.
Il 18 maggio è entrato in vigore il nuovo decreto legge, con tutte le misure urgenti per cercare di contenere l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Finalmente la curva sta iniziando ad abbassarsi, complice l’accelerazione sul piano vaccinale. E così arrivano le prime, attesissime, riaperture, in vista di un’estate di ripartenza. Ma cosa cambia nel concreto con il nuovo decreto? Ovviamente non c’è un via libera e non tutto sarà riaperto in tempi brevi. Tuttavia, molti settori potranno tornare a respirare. Scopriamo nel dettaglio quali sono le novità .
Decreto legge 18 maggio: cambia il coprifuoco
La misura più dibattuta degli ultimi tempi è stata ampiamente modificata nel nuovo decreto. Dal 19 maggio al 6 giugno 2021, in zona gialla, il tanto detestato coprifuoco sarà attivo dalle 23 alle 5, con uno slittamento di un’ora rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi. Dal 7 giugno al 20 giugno si arriverà fino alle 24, mentre dal 21 giugno, sempre in zona gialla, la misura del coprifuoco decadrà completamente, salvo novità dell’ultimo minuto.
Resta comunque possibile modificare tali orari attraverso ordinanze del Ministro della Salute. Inoltre, viene sottolineato come in zona bianca non siano applicati limiti di orario di alcun tipo fin da subito.
Ristoranti e negozi: le riaperture
L’articolo 2 del decreto prevede dal 1° giugno la riapertura, in zona gialla, di qualsiasi esercizio di ristorazione, sia all’aperto che al chiuso, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti. Potremo dunque tornare a consumare all’interno dei locali, compresi bar, pub e ristoranti.
Novità importanti anche sul fronte dei negozi. Dal 22 maggio, in zona gialla, gli esercizi commerciali presenti all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali potranno rimanere aperti anche nei giorni festivi e prefestivi. Potremo quindi tornare a fare shopping nel weekend.
Tornano palestre e piscine con il decreto riaperture
In zona gialla dal 24 maggio saranno consentite le attività di palestre, in conformità con i protocolli e le linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio, a condizione che venga assicurato il rispetto della distanza intepersonale di almeno due metri e che i locali siano dotato di sistemi di ricambio dell’aria adeguati, senza ricircolo.
Capitolo piscine. Per le attività natatorie bisognerà aspettare fino al 1° luglio, quando potranno ripartire tutti gli impianti coperti e scoperti in conformità ai protocolli e alle linee guida ministeriali. Stessa data anche per il ritorno delle attività nei centri benessere in zona gialla.
Eventi sportivi con il pubblico
Dopo tante pressioni, torna anche il pubblico agli eventi sportivi. Dal 1° giugno all’aperto, dal 1° luglio anche al chiuso, sarà possibile assistere ad eventi e competizioni sportive, esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che possa essere assicurata la distanza intepersonale di almeno un mese tra spettatori non conviventi. La capienza non può essere superiore al 25% di quella garantita dagli impianti, e comunque non si potranno superare i 1000 spettatori all’aperto e i 500 al chiuso. Se non è possibile garantire le condizioni richieste dal governo, gli eventi dovranno continuare a essere svolti senza presenza di pubblico.
Dal 22 maggio è consentita la riapertura degli impianti sciistici, nel rispetto delle linee guida e dei protocolli stabiliti. Anche in montagna potranno dunque tornare le attività sportive.
Decreto riaperture: dal 1° luglio sale giochi e casinò
Riapertura prevista in zonoa gialla anche per sale giochi, scommesse, bingo e casinò dal 1° luglio 2021. Tali attività potranno aver luogo anche se adibite in locali non specializzati, ma nel rispetto di protocolli e linee guida ministeriali. Parchi giochi e tematici, invece, potranno già riaprire dal 15 giugno. Tutte le attività al loro interno saranno consentite nel rispetto dei protocolli.
Feste, cerimonie, attività culturali: cosa si può fare
Importante e molto atteso anche l’articolo 9. Dal 1° luglio, in zona gialla, sono consentite le attività di centri culturali, sociali, ricreativi, nel rispetto dei protocolli. Dal 15 giugno sarà invece possibile festeggiare cerimonie civili e religiose, anche al chiuso. Attenzione però, c’è un comma che non va sottovalutato. I partecipanti all’evento dovranno essere muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19. Dovranno quindi essere vaccinati o avere degli anticorpi da guarigione, o in alternativa dovranno sottoporsi a un tampone nelle 48 ore precedenti.
Riaprono musei e luoghi di cultura
Particolarmente ricca di aperture la data del 1° luglio. Da questo giorno in zona gialla sarà possibile partecipare nuovamente a corsi di formazione pubblici e privati in presenza, nel consueto rispetto dei protocolli. Per quanto riguarda musei e istituti e luoghi della cultura, è assicurato l’afflusso di visitatori, qualora possa essere possibile garantire la fruizione contingentata o comunque evitare assembramenti di persone. Dovrà inoltre essere consentita una distanza di almeno un metro tra i visitatori. Alle medesime condizioni sarà possibile riaprire anche le mostre. Per poter partecipare o poter recarsi a un museo bisognerà comunque prenotare online o telefonicamente l’ingresso con almeno un giorno di anticipo.
Cosa non riapre con il nuovo decreto: discoteche e sale da ballo
C’è un settore che anche con il nuovo decreto, pubblicato anche online sulla Gazzetta Ufficiale, è rimasto deluso: quello relativo a discoteche e sale da ballo. Al momento, infatti, i locali di questo genere dovranno restare chiusi, anche all’aperto. La speranza è che possa arrivare un via libera in vista della prossima estate, ma al momento la situazione non permette ulteriori passi in avanti, anche se c’è chi sta organizzando degli eventi test per poter stabilire quanto sia effettivamente rischiosa una riapertura, magari limitata a chi possiede il pass verde.